Incroci di Tipografie: Carlo Villarboito

Villarboito

Ricordate il nostro post sulla Tipografia Marchisio?

Attiva fino ai primi anni duemila, nella palazzina dell’Accademia delle Scienze, chiuse l’attività in occasione dei lavori di ristrutturazione del Museo Egizio.

Marchisio Tipografia

Nello stesso incrocio di strade (angolo opposto)

All’angolo tra Via Lagrange e via Maria Vittoria, in Palazzo Asinari di San Marzano, poi Palazzo Carpano, dal 2007 è nota la presenza del prestigioso punto vendita della cioccolateria di tradizione famigliare Gobino.

Ma il locale ha conservato la facciata di primo Novecento e il sobrio arredo originale, boiserie e scaffalature, della storica ditta Villarboito Timbri, tipografia aperta nel 1887 in via Genova, e poi in Piazza Castello e Via Micca.

Villarboito

I locali conservano sino al 2001 arredi, macchinari e campionature del primo quarto del Novecento.

La pregevole devanture di inizio Novecento, realizzata in legno verniciato in nero, riprende il modello del monoblocco ligneo ma gli elementi costitutivi – insegna, vetrina, targhe – sono isolati. La grande insegna modanata recita ancora “Carlo Villarboito/e figli” sovrasta due vetrine laterali; l’ingresso strombato è affiancato da due elaborati cartigli in bronzo che illustrano le diverse produzioni della ditta Villarboito, su cui oggi sono sovrapposte insegne di foggia ellittica trasparenti con inciso il logo di Gobino, ripreso anche nella moderna insegna metallica posta all’angolo dell’edificio.

Villarboito

La sala vendita, rivestita di boiserie ha mobili in rovere di Slavonia che poggiano sulla vecchia pavimentazione in mattonelle nere e grigie, scaffalature a doppia alzata con ante nella parte inferiore e sportelli in quella superiore a cui, per esigenze espositive, sono stati asportati i vetri e di cui rimane un esemplare completo nella sala retrostante.

Una balaustra a colonnine lignee corre intorno alla scala che porta al piano sottostante, un tempo deposito di macchinari tipografici (un grande torchio è stato donato al museo del Politecnico).